domenica 28 luglio 2013

...Etica o moralismo vigliacco ed opportunista?

Premesso che qualsiasi atto di vandalismo contro la cosa pubblica va sempre e comunque sanzionato e che non si dialoga con chi questi atti li compie, io credo che una riflessione su quello che è accaduto nei giorni scorsi a Piazza San Domenico vada fatta. La chiusura al traffico ed al parcheggio della piazza è stata decisa dal Sindaco di Palermo per i giorni del Festino, con la possibilità di verificarne successivamente l'impatto e stabilirne modalità future. Il successo della piazza, con un tappeto verde (posticcio) ed alcune panchine (pedane in legno dipinte) hanno fatto si che il progetto di chiusura totale venisse deciso e prolungato. A questo punto i commercianti della Vucciria, mercato storico di Palermo, nel quale mio nonno oltre 100 anni fà vendeva  i suoi generi alimentari e mio padre, ancora con i calzoni corti girava per quelle vie insieme a Franco Franchi, insomma i commercianti, esclusi da ogni forma di concertazione dopo aver chiesto un incontro all'Assessore hanno inscenato una protesta incivile mettendo "sottosopra" la piazza e bloccando il traffico per qualche ora. Sottolineo il mettere sottosopra e non distruggere, al contrario dei  titoli usati dalla stampa per fare "scruscio". A seguito di questa contestazione il popolo del web in perfetto stile "grillesco" si è dato voce ed ha occupato festosamente la piazza al grido "la piazza è mia" ripristinando ciò che era stato messo a soqquadro. Fin qui i fatti adesso le riflessioni. Odio, c'è un odio tangibile a Palermo che và analizzato e non taciuto, c'è un intolleranza contro chi la pensa diversamente da te che ormai porta allo scontro, noto e mi preoccupa, che non si vuole ascoltare mai le ragioni dell'altro. Ho letto cattiverie, stupidaggini ma anche vergognosi attacchi a persone che ogni giorno con fatica cercano di mantenere dignitosamente una famiglia e contribuiscono a tenere vivo un territorio, il centro storico, che al contrario diventerebbe spento e vuoto al mattino ma denso di locali notturni la notte. I commercianti della Vucciria sono stati chiamati, dai circa 600 giovani e non solo scesi in piazza,  al grido di mafiosi, ladri, farabutti etc... ma nessuno nessuno che si sia fermato ad ascoltare le loro ragioni. Ribadisco, per evitare di essere frainteso, che qualsiasi atto di vandalismo contro la cosa pubblica va sempre e comunque sanzionato e che non si dialoga con chi questi atti li compie, ma quest'odio da dove viene fuori? Se girate per alcune pagine web vedrete fotografie e video con commenti che avrebbero anche risvolti penali, sono stati ripresi alcuni di questi commercianti e sottoposti al pubblico ludibrio ed a pesanti dichiarazioni senza che questi ne sapessero nulla,. Leggerete in queste pagine web una violenza verbale contro chi chiedeva partecipazione e rispetto per le loro vite, con commenti del tipo "mandiamogli la finanza, facciamo chiudere questi bastardi" ; come se mors tua vita mea, al sottoscritto, che è intervenuto in qualche post,  è stato detto che quei studenti un posto non ce l'hanno ed i commercianti si, come se la crisi che stiamo vivendo sia causa di quei commercianti. Ho letto e visto una violenza verbale ideologica, paragonabile solo a quella letta sui libri quando la gente si scagliava nei ghetti ebraici perché la loro solo presenza, commerciale, dava fastidio. Nessuno che si sia chiesto ma sediamoci un attimo vediamo come preservare un mercato storico di Palermo con tutto il resto, nessuno, di questi ragazzi con la telecamerina che abbia detto che  anche il Mercato è un bene comune non solo la Piazza. Niente di niente. Ma tutto questo è solo presunzione di verità assoluta, di intransigenza etica o come dicono i giornali di una trovata voglia di riprendersi la città oppure è falso moralismo opportunista. La domanda me la pongo perchè ieri sera, come tutte le sere, quei luoghi, le vie attorno alla Vucciria, erano nuovamente pieni di quei ragazzi, quelle facce benpensanti, questa volta senza telecamerine, tutte prese a gustare le prelibatezze cotte in piazza, in totale spregio di tutte le norme igienico sanitarie e nel più assoluto abusivismo, c'erano le code nei bar improvvisati per comprare la birretta ad un euro o il cicchetto di superalcolico direttamente dai frigoriferi casalinghi improvvisati ed in tutto questo aleggiava velo di moralismo vigliacco ed opportunista che la faceva da padrone in piazza. Tutti  a raccontarsi come era stata bella la riconquista della Piazza,  tutti felici e gongolanti con la birretta in mano ed Piazza San Domenico e tutte le viuzze attorno, alla fine della notte erano come sempre un tappeto di bicchieri di plastica e di bottiglie. Anche stanotte sarà così e domattina quei "farabutti e mafiosi" dei commercianti riapriranno le loro storiche botteghe nella speranza che qualche cliente possa a passare da quelle parti, e riapriranno  spazzando quel tratto di strada e togliendo tutto quello che è rimasto del passaggio del popolo notturno ma della "societa civile". 
PS. E fin troppo ovvio ribadire che anch'io sono perché  la Piazza resti pedonale, è fin troppo bella per essere riempita di auto, ma detto questo io penso che un provvedimento di questo tipo vada realizzato con la partecipazione dei commercianti e non contro, che l'Amministrazione debba trovare dei punti di mediazione che possa agevolarli per certi orari durante il giorno, dando servizi e riducendo loro alcuni balzelli e magari dando vita a quei centri commerciali naturali di cui tanto si parla ma di cui ancora nulla si è visto. La Piazza potrebbe essere gestita dagli stessi che in forma associata ad un certo orario, scattata la chiusura totale, potrebbero sistemarla e renderla gradevole, insomma una partecipazione attiva che metta insieme le esigenze di tutti. Ma per favore non chiamiamoli "farabutti e mafiosi" di tutto ha bisogno Palermo tranne che di una guerra tra poveri.

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